È una situazione più tipica dell’Autunno che non dell’inizio della stagione invernale astronomica, tuttavia anche l’Atlantico fa parte del novero delle possibilità durante questo trimestre invernale.
Caso ha voluto che l’avvento delle perturbazioni atlantiche coincidesse con il periodo natalizio, ma non è la prima volta che succede.
Come già detto in precedente articolo, il periodo natalizio corrisponde al momento in cui le correnti atlantiche sono più forti in tutto l’anno, per cui è molto difficile che l’Europa occidentale veda un Natale in bianco.
E così il 23 Dicembre il cielo è apparso nuvoloso o molto nuvoloso per tutta la giornata, a tratti con lieve pioviggine.
Poi, in serata, è arrivata anche la pioggia, specie sui settori centro settentrionali.
Proprio in questo settore abbiamo avuto i massimi quantitativi di pioggia, con 5,8 mm a Viareggio (LU), 65 mm a Arena Metato (PI), 5,2 mm a Pisa, 5,0 mm a Lucca e 4,5 mm a Cascina (PI), sotto al Monte Serra.
E poi, seguendo l’Arno, 1,6 mm a San Miniato (PI), 6,0 mm a Carmignano (PO), 1,6 mm a Firenze.
Al di sotto di questa linea non si sono verificate precipitazioni sulla Toscana centro meridionale.
Anche le temperature hanno risentito della copertura del cielo, e le massime sono risultate inferiori ai +10° su quasi tutta la zona settentrionale toscana.
Le temperature più elevate si sono raggiunte più a sud, con +15,0° a Piombino, +14,9° a Marina di Scarlino,+13,0° a Grosseto.
L’aumento termico si è fatto sentire anche in montagna, dove, con l’arrivo dello scirocco, la temperatura è risalita nelle ore serali fino a +2,4° in Val di Luce, a 1500 metri di altezza, dopo una minima di -3,4°.
E la pioggia ha iniziato ad interessare anche il nostro Appennino, in tarda serata, relegando la neve alle quote più elevate.
Nell’immagine, grigiore a Marina di Pisa (PI).