Tuttavia, apporti sempre maggiori sulle zone di montagna, meno presenti invece i quantitativi pluviometrici sulle zone di pianura.
Comunque, nella giornata di ieri si sono registrati 70,0 mm di pioggia al Passo dell’Abetone, 81,4 mm ad Orto di Donna, sulle Alpi Apuane, e poi molti millimetri nella zona della Garfagnana (108,0 mm sul Monte Romecchio 102,0 mm a Terrinca, 84,4 mm a Barga, 82,8 mm al Passo delle Radici).
Nelle zone pianeggianti sono caduti circa 10 mm di pioggia a Livorno, 40 mm nella zona di Monterotondo (GR), una decina di millimetri mediamente sulle pianure pisane, dai 2 ai 6 mm in media nel Senese (maggiori apporti nei dintorni del massiccio amiatino, 30,8 mm ad Anqua), 4-7 mm sulla pianura fiorentina (anche qui con apporti maggiori sulle zone montuose, con 30,0 mm a Vallombrosa)
Risulta ben colpita invece la zona costiera settentrionale, con 39,8 mm caduti a Bocca di Serchio, ed anche la Lucchesia (32 mm di pioggia a Lucca), mentre solo pochi millimetri sono caduti sulla costa meridionale.
Nel corso delle prime ore del mattino del 4 Novembre, l’ingresso di un nucleo di aria fredda in quota (-24° a 500 hPa, circa 5500 metri di altezza), ha provocato lo sviluppo di temporali, sulle zone appenniniche, accompagnati da grandine, ma anche, ecco la sorpresa, la prima neve!
Alcuni cm di neve fresca sono apparsi oltre i 1500 metri di quota, come ben visibili dalla webcam del Lago Santo modenese.
Le previsioni per i prossimi giorni sono improntati all’incertezza delle condizioni meteorologiche.
Infatti un nucleo freddo in discesa dal Nord Atlantico andrà a posizionarsi sul Mediterraneo Occidentale, tendendo a portare correnti sciroccali sulla nostra Penisola.
La Toscana resterà in bilico tra l’Anticiclone e la circolazione depressionaria, con variabilità accentuata e rischio a tratti di piogge anche intense.
E’ una situazione da monitorare attentamente nei prossimi giorni.