La situazione è quella caratteristica delle intense perturbazioni che provocano forti precipitazioni sulla nostra regione, ma, in questo caso, ad essere interessata dalle piogge è solo la parte settentrionale.
Con le forti correnti meridionali (raffiche di vento fino a 111 km/h sul Monte Cimone), il flusso umido da sud non è associato ad alcun fronte freddo significativo: altrove, in Italia, vi è solamente della nuvolosità con deboli precipitazioni.
Le forti piogge sono dovute principalmente ad una effetto orografico da Stau: le correnti umide impattano infatti contro i rilievi montuosi, e, costrette a risalire, si raffreddano, determinando la formazione di nuvolosità e di piogge intense.
E’ per questo motivo che si sono misurati apporti pluviometrici significativi sui settori montuosi e vallivi del Nord Toscana.
Sono caduti infatti 107,6 mm di pioggia al Lago Scaffaiolo, a quasi 1800 metri di quota sul confine tra Emilia e Toscana, 83,4 mm in Val di Luce, presso il Passo dell’Abetone (dove sono caduti invece 41, 8 mm).
Ed inoltre, più a nord, 102,2 mm a Bosco di Rossano (MS), e 103,8 mm a Zum Zeri, sull’estrema “punta” settentrionale della Toscana.
A Villafranca Lunigiana i millimetri caduti sono stati 65,6.
Le piogge maggiori hanno riguardato comunque la zona delle Alpi Apuane, con quasi 120 mm di pioggia (118,6 mm a Campagrina).
Più a sud si va dai 9,2 mm di Lucca, agli appena 0,4 mm di Pontedera (PI), fino all’assenza totale di pioggia altrove.
Precipitazioni in prevalenza orografiche, e riguardanti solo la parte settentrionale della regione.
Le temperature della giornata sono state relativamente miti, non tanto le massime quanto le minime notturne tutte su valori superiori ai +10°C in pianura.
Nei prossimi giorni però sembra tornare di nuovo l’Anticiclone.