Banchi di nebbia presenti sul lungarno a Firenze formano un effetto suggestivo (da St Regis Florence .com).
Il tempo anticiclonico prosegue imperterrito sulla nostra regione, il campo di Alta Pressione di origine africana appare robusto e ben consolidato, almeno per il momento.
Un cedimento dell’Alta potrebbe avvenire a partire da domenica prossima, quando potrebbero verificarsi nubi basse e deboli precipitazioni generate da correnti umide occidentali.
Riguardo invece alle temperature, c’è una grossa differenza tra le zone di montagna e quelle di pianura.
Abbiamo avuto infatti, nella giornata di ieri, 30 Dicembre, temperature massime inferiori ai +10° in quelle zone che sono rimaste sotto la nebbia e l’inversione termica, con + 10,0° a Firenze Peretola (l’aeroporto fiorentino), 9,3° a Montale (PT), +9,4° a Poggio a Caiano (PO), +8,6° a Montemurlo (PO), località di pianura che hanno visto temperature più basse rispetto al Passo dell’Abetone (1388 metri), che ha visto una massima di +11,1°, e del Passo delle Radici (LU, 1637 metri), con una massima di +11,4°.
+13,6° si sono misurati alla stazione di Camaldoli (AR), a 1111 metri di altezza, e +15,7° ad Abbadia San Salvatore, 855 metri di altezza sotto al Monte Amiata.
Massime elevate anche in pianura laddove non vi sono state nebbie ed inversioni termiche.
Grosseto ha avuto infatti una temperatura massima di +17,0°, Massa Marittima (GR) +18,9°, Cecina (LI) +18,3°, Arena Metato (PI), +17,9°.
Le temperature minime più basse si sono registrate
Sorprendentemente (ma non troppo), si sono verificate anche delle precipitazioni da pioviggine per nebbia, anzi, condensa dell’umidità da nebbie sui pluviometri (ma si tratta di precipitazioni anche quelle, che vanno ad aumentare l’umidità dei suoli).
Si sono registrati infatti 0,6 mm di precipitazione a Prato, ad esempio, a Firenze, a Borgo San Lorenzo (FI), ed Anghiari (AR).