Le due giornate del 7 ed 8 Febbraio hanno visto un ritorno delle precipitazioni sulla Toscana, grazie al ritorno delle correnti meridionali perturbate.
Una profonda saccatura (depressione in quota) è riuscita finalmente a spezzare il dominio anticiclonico africano, penetrando sul Centro Nord e causando condizioni di forte maltempo anche sulla Toscana.
Le prime precipitazioni sono cadute il giorno 7 Febbraio, con valori che hanno raggiunto nei loro massimi i 6,4 mm a Lucca, 27,9 mm a Siena, 12,4 mm a Villafranca Lunigiana, 43,2 mm a Badia Tedalda (AR), 30 mm ad Abbadia San Salvatore (presso il Monte Amiata), e 32,8 mm al Passo dell’Abetone, dove è piovuto, anche grazie alle temperature che sono rimaste miti in quota (+4°C ad 850 hPa).
Il giorno 8 Febbraio le temperature sono calate in quota, e lo zero termico si è portato a circa 1300 metri di quota.
La neve è quindi tornata piuttosto abbondante sull’Appennino ed il massiccio Amiatino.
Anche le precipitazioni sono cadute accompagnate da un forte vento di libeccio.
Una cinquantina sono i millimetri caduti sull’Arco Apuano, 22,4 mm caduti al Passo dell’Abetone, 22,0 mm a Montecalvoli (PI), 23,6 mm caduti a Lucca, 31 mm a San Marcello Pistoiese.
Ed inoltre 37,0 mm ad Aquileia, Lucca, 26,8 mm a Vaiano (Prato), 28,2 mm a Pracchia (PT).
Le temperature massime sono calate rispetto alla giornata di ieri, con valori massimi che non sono saliti al di sopra dei +12-14°C.
È proprio grazie a questo calo termico che le nevicate sono potute tornare, anche abbondanti, su tutto l’Arco Appenninico, accompagnate da un forte vento meridionale che ha causato accumuli eolici.