Nell’immagine, il panorama visto da San Pellegrino in Alpe in direzione del Monte Prato, in Garfagnana.
La giornata del 14 Gennaio è trascorsa con il tempo che è stato caratteristico di questo mese di Gennaio.
Ovverosia cielo sereno, mancanza di precipitazioni, bassa umidità ed elevata escursione termica.
La calma quasi improvvisa del vento, dopo giorni di tramontana, ha almeno permesso il fenomeno dell’irraggiamento notturno, con la dispersione verso lo spazio del calore accumulato durante il giorno dal terreno.
Esso varia a seconda del tipo di terreno, dell’esposizione, ed altri fattori, ma ha comunque permesso finalmente una mattinata di gelo sulla maggior parte delle pianure interne toscane.
Così si sono raggiunti valori di -1,6° a Lucca, -1,8° a Pontedera (PI), -3,5° a Castelmartini (PT), -1,0° a Firenze, -2,1° a Pontassieve (FI), -2,4° a Campi Bisenzio (PO).
Ma in zone particolarmente rigide in questo tipo di situazioni abbiamo registrato -4,8° a Villafranca Lunigiana (MS), -4,9° a Montopoli Valdarno (PI), -5,5° ad Ortignano (AR), -5,4° a Monterchi (AR), -5,6° a Palazzo del Pero (AR) ed a Sovicille (SI), e -6,2° a Gaiole in Chianti, Siena.
Le temperature massime sono risalite su valori più elevati, di circa +12-13°, confermando una notevole escursione termica giornaliera causata anche dalla secchezza dell’aria.
Le temperature massime invece si confermano molto elevate per la stagione sulle zone di montagna: il valore raggiunto dal Monte Gomito a 1900 metri di altezza è stato di +6,2°, mentre il Monte Cimone ha raggiunto +3,0° a 2165 metri di quota.
Le previsioni: al momento attuale la robusta cellula di Alta Pressione presente sull’Europa Occidentale non sembra mollare la sua presa sull’Italia ed anche sulla Toscana.
E’ prevedibile che per qualche giorno le temperature minime notturne restino decisamente basse, soprattutto sulle zone di pianura, mentre in montagna prosegue, almeno al momento, il clima mite, ed il tempo bello, anche se le correnti fredde nord orientali tendono ad avvicinarsi sempre di più sul lato orientale.
Semmai c’è il rischio di nebbie, nuvolosità stratificata e nubi basse che potrebbero oscurare il Sole nelle zone di pianura ed in parte anche lungo le coste.