Come era previsto, l’aria fredda proveniente dal Nord Europa ha iniziato ad affluire anche sulla Toscana, e le temperature in quota sono calate, consentendo l’arrivo della neve fino ad un’altitudine di mille metri circa.
Questo ha permesso ai fiocchi di neve di imbiancare abbondantemente tutte le zone montuose, sia dell’Appennino che del Monte Amiata, una vera e propria “manna” per una stagione sciistica che si spera sia sontuosa, rispetto alle ultime due annate di fermo completo a causa del Covid.
Al Passo dell’Abetone sono caduti 48,3 mm di neve fusa, con un manto bianco che ha superato i 30 cm di spessore, mentre nella vicina Val di Luce sono caduti almeno 40 cm di neve fresca.
46,2 mm sono caduti anche sulla vicina stazione di Cutigliano, sempre in Montagna Pistoiese.
Neve abbondante caduta anche sulle vette delle Alpi Apuane (39,4 mm ad Orto di Donna), in Garfagnana (31,4 mm a Barga, LU), e sull’Appennino Aretino e Fiorentino (18,2 mm tra pioggia e neve al Passo della Consuma, 955 metri), mentre neve in quantità più limitata è caduta anche sulla vetta del Monte Amiata (9,0 mm di neve fusa).
Nelle località di pianura, sono caduti 7,6 mm di pioggia a Lucca, 5,6 mm a Siena, 19,6 mm a Firenze, 3,3 mm ad Arezzo, appena 1,4 mm a Pisa.
Le piogge infatti, spinte dal vento da sud ovest, hanno interessato in prevalenza le zone appenniniche ed Apuane per “effetto stau”.
Proprio il vento di libeccio è stato l’altro grande protagonista di questa giornata, con una punta massima di 98 km/h a Livorno, di 95 km/h sull’Isola di Capraia, e di ben 216 km/h sul Passo della Croce Arcana.
Il vento ha soffiato a 40-60 km/h su varie località di pianura della Toscana.
Una forte mareggiata ha riempito di sassi la strada litoranea di Marina di Pisa, mentre i collegamenti con l’Isola di Capraia sono interrotti.